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Che differenza c’è tra una landing page e un sito web

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In ambito tecnologico e digitale si sentono spesso termini come sito web o landing page che possono generare confusione in chi non li conosce o non è un esperto del settore.

In molti pensano che si tratti della stessa cosa o che le differenze siano minime, ma, in realtà, è doveroso fare un’opportuna premessa: un sito web non è una Landing Page e una Landing Page non è un sito web.

La confusione nasce dal fatto che, molto spesso, la landing page viene scambiata per la home di un sito web, ma non è proprio così. Vediamo allora cos’è una landing page.

In italiano la parola landing page significa “pagina di destinazione” o “pagina di atterraggio”.

L’utente, quindi, “atterra” su questa pagina dopo essere entrato in contatto con una campagna di web marketing (come Google Ads, inserzione sui social network come Instagram o Facebook, ecc.).

A primo impatto può sembrare l’homepage di un sito, ma non è così, perché il suo scopo è totalmente diverso.

La finalità della landing page è quella di spingere l’utente a “compiere un’azione” (call to action) di vario tipo per ottenere una “conversione”.

Le azioni proposte all’utente possono essere le più disparate, come l’iscrizione a una newsletter (fornendo volontariamente i propri dati all’azienda con finalità pubblicitarie o altro) o il download di un contenuto gratuito di alto valore.

I dati raccolti saranno quindi fondamentali per creare campagne di marketing personalizzate.

Landing page e sito web: quali sono le differenze, cos’è un sito web

Il sito web serve invece per dare all’utente una visuale e un’esperienza completa del proprio marchio o della propria azienda.

Il website è infatti composto da numerose pagine che presentano una pagina “chi siamo”, con la storia e i componenti del brand, la propria mission, i prodotti e/o i servizi offerti al proprio pubblico, un portfolio con i propri lavori, un eventuale blog di notizie o un eventuale shop.

La differenza tra landing page e sito web sta quindi nella finalità e nello scopo del progetto.

La landing page serve per raccogliere informazioni sui clienti e spingerli a compiere una determinata azione, mentre il sito web è informativo e rappresenta una sorta di “biglietto da visita online” del brand.

Possiamo anche dire che il sito web è più completo rispetto alla landing page in termini di informazioni fornite sia ai propri clienti, che ai propri fornitori, colleghi e competitors.

Quindi, per riassumere, possiamo dire che una landing page deve essere:

  • stimolante (quindi spingere l’utente a realizzare una conversione, a compiere una determinata azione)
  • a breve termine (deve essere la soluzione immediata ad un’esigenza del brand)
  • limitata (rispondere ad un’unica necessità e ad un unico bisogno)

Dall’altro lato, invece, un sito web deve:

  • rafforzare la brand identity (“l’identità del brand”, quindi deve dare valore al brand e trasmetterne l’identità)
  • trasversale (essere in grado di promuovere a tutto tondo tutti i servizi e i prodotti presenti)
  • a lungo termine (supportare l’azienda nel lungo termine)

A cosa serve una landing page se si possiede già un sito web? Come crearla

C’è qualcuno che si chiede perché creare una landing page se si ha già un sito web e la risposta è molto semplice.

La landing page, come già anticipato, è fondamentale per ottenere una conversione e per stabilire e migliorare le proprie campagne di marketing online.

Grazie alla landing page sarà possibile o effettuare una vendita immediata o raccogliere i dati degli utenti che in futuro potranno essere intenzionati ad acquistare il proprio prodotto o servizio (che in caso contrario resterebbero solamente dei visitatori anonimi).

Il possesso di un sito web non può quindi prescindere dalla landing page.

Fatta questa doverosa premessa, possiamo però affermare che si possa creare una landing page senza sito web, come spiegato in questo articolo dell’agenzia Ag Digital Solutions.

Per creare una landing page efficace è possibile seguire alcuni consigli specifici. Per prima cosa, bisogna far risaltare la call to action (l’azione che l’utente deve fare) rispetto a tutto il resto della pagina.

Un altro suggerimento è che “less is more” o “less is better”, ovvero bisogna puntare sulla semplicità e su una grafica semplice, chiara e pulita.

Non c’è necessità di inserire troppi elementi in pagina, ma bisogna limitarsi a poche informazioni essenziali.

Seguendo la stessa logica è bene inserire pochi campi da compilare nel form (anche solo l’indirizzo e-mail può bastare o comunque possono andare bene solo nome ed indirizzo e-mail).

Sembra che gli utenti tendano ad abbandonare più velocemente la pagina, o ad abbandonarla prima di aver completato l’azione, se vedono che nel form ci sono troppi campi da compilare.

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